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If There Is No Sun

L’Istituto Italiano di Cultura di Dakar e Il Centro Culturale Blaise Senghor di Dakar presentano

IF THERE IS NO SUN | 6-20 aprile Residenza artistica | 19 aprile Restituzione
 al Centro Culturale Blaise Senghor, Dakar

“If there is no sun” è il progetto di ricerca e produzione della coreografa Irene Russolillo, del video artista Luca Brinchi e della musicista italo-liberiana Karima 2G, promosso da Danza Urbana e Fabbrica Europa nell’ambito di “CRISOL – processi creativi”, finanziato dal programma Boarding Pass Plus del Ministero della Cultura per favorire occasioni di incontro e processi di co-creazione tra artisti italiani e stranieri.

Il progetto di ricerca “If there is no sun” coinvolge i danzatori senegalesi Antoine Danfa e Mapathe Sakho e il performer tunisino Ilyes Triki.

Dopo una prima fase di incontri online, il progetto si è sviluppato dal 2021 attraverso residenze in Tunisia, Senegal e Italia, con l’obiettivo di creare una nuova produzione che debutterà in Italia nel giugno 2022.

Il lavoro, iniziato da un’indagine sul concetto di comunità e le sue declinazioni in diversi contesti, si è evoluto in un progetto creativo incentrato sull’interazione tra corpo e paesaggio.

La tappa 2022 a Dakar si concluderà con una presentazione pubblica il 19 aprile al Centro Culturale Blaise Senghor di Dakar, partner dell’Istituto Italiano di Cultura di Dakar per questa fase di produzione nella capitale senegalese.

Un ndogou sarà offerto in questa occasione dalle 19.30, seguito dalla performance “If there is no sun”.

Info :
https://iicdakar.esteri.it/iic_dakar/it/ 
https://centrecultureldakar.art/ 

IF THERE IS NO SUN

Luca Brinchi visual artist e regista
Irene Russolillo coreografa e danzatrice
Karima 2G interprete e compositrice di musica
Antoine Danfa ballerino Mapathe Sakho ballerino Ilyes Triki ballerino

Coproduzione
Associazione Culturale Spellbound, Roma
Fondazione Fabbrica Europa per le Arti Contemporanee, Firenze

Con il sostegno di
Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Teatro pubblico Pugliese
Festival Danza Urbana, Bologna

Residenze
Compagnia 5me Dimension, Dakar
École des Sables, Dakar
Istituto Italiano di Cultura, Dakar
Centro Culturale Regionale Blaise Senghor
Teatro MADA, Tataouine
Istituto Italiano di Cultura, Tunisi

Si aprono crepe nelle lingue a parlare di Africa ed Europa, di corpi-territori e di confini che opprimono. Si prova a condividere sogni e desideri. E un senso di estraneità. Si vorrebbero vedere i propri diritti riconosciuti e liberarsi dai propri fantasmi. Sulla terra, nel mare, in mezzo alle altre creature, una nuova comunità emerge dal suo stato di invisibilità. E intraprende una lotta che è un discorso e un viaggio, in cui l’ambiente muta per consunzione e sfocatura. I margini dei ritratti dei singoli si dissolvono. Emerge un organismo più ampio che si insinua tra i differenti paesaggi. Si sfumano i confini dall’uno al molteplice mentre l’ambiente si lascia attraversare, squarciare e acidificare.

Lasciateci arrivare in quel posto in mezzo ai nostri sogni, dove tutte le luci sono nostre. Facciamo si che la nostra voce sia il nostro cibo. Possano i nostri pensieri essere muscolosi. Lasciateci arrancare nel nostro mare. *

* estratti tradotti e reinterpretati, a partire da
Ladan Osman – Refusing Eurydice (Exiles od Eden-Coffee House Press 2019) Go to the place between our dreams, where all the light is yours. Let your voice be food. May your thougths be muscular. Let us wade in our water.

 

  • Organizzato da: IIC Dakar
  • In collaborazione con: Centro Culturale Blaise Senghor